Prime iniziative per implementare il nuovo modello proattivo per la fragilità nell’Area Interna basso Sangro Trigno

Cartella clinica elettronica

Obiettivo prioritario: presa in cura pro-attiva delle persone fragili durante la transizione delle cure

“Fa scuola il progetto realizzato dalla Asl Lanciano Vasto Chieti per l’assistenza ai pazienti fragili. Nell’ambito del seminario che si è svolto nei giorni scorsi al Ministero della Salute dedicato ai progetti regionali sugli obiettivi del Piano sanitario nazionale, è stato presentato il “Modello proattivo per la fragilità“, realizzato nell’ambito del Programma strategico di integrazione dei servizi sanitari e sociali nell’Area interna Basso Sangro-Trigno.
Nel corso dell’incontro è stata anche illustrata l’utilità della app Epifrail, realizzata su misura e scaricabile su smartphone e tablet, che offre un giusto supporto all’infermiere e ai familiari che prestano assistenza per valutare il grado di fragilità. L’esperienza, avviata nel 2018, ha ricevuto impulso con la firma della convenzione socio-sanitaria tra la Asl e i Comuni delle aree interne, raggiungendo primi risultati decisamente apprezzabili.
Le azioni sono state realizzate dall’unità operativa “Integrazione ospedale-territorio” che ha avviato il Laboratorio di presa in cura della fragilità e sperimentato la medicina d’iniziativa, centrata su un approccio totalmente diverso al paziente cronico, preso in carico in modo attivo e tenuto sotto stretto controllo prima che la patologia possa riacutizzarsi.
La finalità è evitarne l’aggravamento, con conseguenti ricoveri in ospedale, e rallentarne l’evoluzione. Finora sono stati presi in cura 1.462 soggetti ultra 65enni, seguiti nella transizione di cura (in genere dalla dimissione ospedaliera al proprio domicilio o in altra struttura) dall’Ambulatorio della fragilità (528 persone), dall’Ospedale di comunità (1.018); per altri pazienti è stata attivata una dimissione programmata mentre altri ancora sono stati sottoposti a valutazione per misurarne il grado di fragilità.
Le persone prese in cura rappresentano l’1,4% della popolazione in età compresa tra 65 e 74 anni, il 3,7% di quelle comprese tra 75 e 84 anni, mentre gli over 85 rappresentano il 6,9%. I dati dimostrano che il target a cui ci si rivolge è quello che fa maggiore uso di farmaci e si ricovera più facilmente, confermando quindi la necessità di un approccio differente e di tipo attivo alle patologie croniche. I primi risultati della sperimentazione lo certificano perché si è osservata una diminuzione di ricoveri e consumo di farmaci del 47% inferiore rispetto ai pazienti cronici e fragili non ancora seguiti.” (Licia Caprara – News Asl Lanciano Vasto Chieti)

IMG_20190724_094733Sono state avviate le prime attività della Centrale di Coordinamento e Operativa di Cure Transazionali (relazione) con l’attivazione di tre gruppi di lavoro finalizzati alla:

  1. implementazione nell’UCCP prototipo di Casoli dell’integrazione tra Medici di Medicina Generale, Infermieri di fragilità e Farmacie dei Servizi per la presa in cura dei pazienti con condizione di fragilità attraverso l’applicazione di due software disponibili su dispositivi mobili (smartphone o tablet):
    • Epifrail: uno strumento di supporto alla persona fragile, al proprio caregiver e all’infermiere per la conoscenza dei fattori di fragilità e delle raccomandazioni per controllarle e conviverci;
    • Carepy: un software ad uso di medici, farmacisti, ifermieri e pazienti per il supporto alla aderenza alla terapia farmacologica.IMG_20190723_102112
  2. Identificazione e formazione degli operatori sanitari e sociali che praticheranno il nuovo modello assistenziale ospedale – territorio dell’Area, attraverso la definizione dei criteri e lo snellimento degli atti amministrativi per la loro tempestiva attivazione;
  3. Avvio della implementazione del “Sistema Informativo Sociale e Sanitario Territoriale (SISST) della Regione Abruzzo per le Aree Interne” (DGR n. 438/2016)  che permette la realizzazione del monitoraggio elettronico della messa a regime, valutazione e controllo del complesso delle attività volte alla riduzione degli accessi ospedalieri evitabili delle persone fragili, realizzabile con il concorso contemporaneo di più azioni assistenziali, e con il loro coordinamento operativo da parte del case manager, in grado di osservare e porre attenzione alla persona fragile, collocandosi virtualmente al suo fianco e coordinando l’integrazione dell’insieme degli interventi di cura, come indicato dalle migliori evidenze scientifiche presenti in letteratura.

Interventi per ridurre l'ospedalizzazione

 

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