Interventi innovativi

Interventi Innovativi

La Asl Lanciano Vasto Chieti ha proposto un nuovo modello di assistenza territoriale basato due 3 principali coordinate:

  1. Stima del Rischio Epidemiologico (probabilità di ammalarsi, di avere un evento acuto, di morire, etc);
  2. Individuazione del singolo caso (analizzando il modo cui viene erogata l’assistenza e le risorse assorbite dai servizi sanitari che utilizza);
  3. Presa in carico proattiva del bisogno;

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Questo sistema non risponde ad una logica di “domanda” dei servizi sanitari, ma ad una logica preventiva, tipica della sanità pubblica. Il nuovo modello prevede la presa in carico pro attiva del bisogno tramite il potenziamento della figura dell’infermiere, con l’istituzione degli Ambulatori Infermieristici della Fragilità, la collaborazione con i Medici di Medicina Generale, responsabili clinici dei pazienti e l’implementazione di sistemi di monitoraggio a domicilio degli assistiti (telemedicina). L’obiettivo della riorganizzazione è anche quello di potenziare i servizi già esistenti (ADI, PUA, UVM-Sociale).

La riorganizzazione della Rete delle Cure Primarie è finalizzata non solo alla promozione dell’integrazione delle risorse e delle competenze dei Distretti ma anche ad una migliore gestione delle attività assistenziali grazie alla valorizzazione del ruolo del Medici di Medicina Generale nei vari percorso di cura(dalla prevenzione, alla gestione del paziente cronico attraverso l’organizzazione delle UCCP), all’implementare l’utilizzo della tele-medicina e della tele-assistenza (per il follow-up dei pazienti e per facilitare il collegamento tra servizi territoriali e ospedalieri) e al e potenziamento dell’attività domiciliare in concerto con i responsabili assistenziali infermieristici e dei servizi sociali, nell’ottica di una vera presa in carico interdisciplinare e pro-attiva.

Come si cambia?

epidemiologiaIl modello clinico-organizzativo che si intende realizzare (Rete di Cure Primarie) è caratterizzato sia dalla presa in carico e dalla pianificazione del follow-up del paziente da parte di gruppi multi professionali (medico di medicina generale, infermiere della fragilità e specialisti territoriali/ospedalieri), denominata UCCP, sia da una struttura fisica che accoglie l’UCCP e le altre attività distrettuali (PUA, ADI, Residenze intermedie e 118), denominati Presidi Territoriali di Assistenza (PTA). Attraverso la creazione delle UCCP s’intende realizzare un processo organizzativo che garantisca assistenza sanitaria di base e diagnostica di 1°livello, continuità assistenziale 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e quindi l’integrazione con i servizi sanitari di secondo e terzo livello con particolare attenzione ai pazienti cronici. I nuovi servizi, inoltre, dovranno favorire l’utilizzo,nelle località logisticamente disagiate, degli strumenti della telemedicina per la gestione del paziente fragile e la dotazione di supporti tecnologici ed informativi in grado di collegare tra loro i professionisti che vi operano e di scambiare dati con i poli di riferimento.

Gli interventi innovativi sono:

  1. Ambulatorio Infermieristico della fragilita’
  2. Servizio di teleSalute e teleAssistenza
  3. Protocollo dimissione programmata
  4. Protocollo tra pronto soccorso e mmg
  5. Emergenza a bassa criticità – H24 MMC/MMCA
  6. Rete emergenza (118)
  7. Ospedale di comunita’
  8. Farmacia dei servizi
  9. Centro Socio-Sanitario della fragilità
  10. Corso di Formazione Infermieri e OSSF
  11. Registro epidemiologico della fragilità

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