CENTRO D’ASCOLTO DELLA FRAGILITA’ E PER LA TELESORVEGLIANZA COVID-19
Il centro d’ascolto COVID-19 è finalizzato a dare supporto a tutte le unità sanitarie che lavorano per l’emergenza e a prestare attenzione alle necessità di bassa o media intensità del positivo o del malato.
L’obiettivo è di non lasciare solo il paziente e fornirgli la possibilità di essere ascoltato e di star meglio non soltanto clinicamente, ma anche psicologicamente. Il monitoraggio continuo delle condizioni cliniche e psicologiche consentirebbe infatti di evitare l’aggravarsi delle condizioni del paziente tale da richiedere interventi di 118 e ricovero ospedaliero, e orientare l’assistenza verso i medici MMG o USCA.
GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE COVID-19 A BASSA O MEDIA INTENSITA’ PER LA SORVEGLIANZA CLINICA ATTIVA
L’Asl2 Abruzzo ha deliberato (del. n. 1106 14 dic. 2020) un programma di “Sorveglianza clinica ed epidemiologica Covid-19”, che assegna all’Unità di Coordinamento di Assistenza Territoriale (UCAT) il coordinamento della Sorveglianza Clinica ed Epidemiologica di tutti i casi affetti da COVID-19 seguiti a domicilio nel territorio della ASL.
Il Numero verde Covid-19 della Azienda Sanitaria 2 è stato incluso nel programma di sorveglianza, i medici sono stati trasferiti bnella sede operativa dell’UCAT (ex Osp. SS. Annunzuiata di Chieti) e l’attività di risposta alle telefonate dell’utenza integrata con il monitoraggio delle condizioni cliniche dei soggetti sintomatici in collaborazione con i medici USCA.
La TeleSorveglianza consiste nell’accompagnare tutti i pazienti affetti da infezione da SARS-CoV-2, in tutti gli stadi di infezione e malattia, dagli asintomatici ai vari diversi stadi clinici, con svariati strumenti di tecnologia digitale (Telefono, App, e-mail, Televisita, Telesalute, Teleassistenza). Sono seguiti tutti i pazienti dimessi dagli ospedali della Azienda, che non hanno più bisogno di cure ospedaliere, ma non ancora possono essere considerati guariti, qualsiasi sia l’esito del tampone. Verranno infine seguiti tutti i pazienti già affetti da COVID-19 in follow up periodico, con particolare attenzione ai pazienti fragili.
La funzione del Centro di Ascolto della Fragilità ha un riferimento normativo Europeo e nazionale. Infatti la Conferenza Permanente per i rapporti Stato-Regioni sancisce un Accordo (Rep. Atti n.221/CSR del 24 novembre 2016) e approva il documento recante “Linee di indirizzo su criteri e le modalità di attivazione del Numero Europeo armonizzato a valenza sociale 116117”, in linea con il nuovo patto per la salute per gli anni 2014-2016 che all’art.5, comma 12 si riferisce all’ Assistenza Territoriale.
In estrema sintesi il Centro di Ascolto svolge le seguenti funzioni:
- Smistare le richieste telefoniche delle persone che temono di o sono affette da COVID-19, in seguito ad una valida e attenta valutazione telefonica delle condizioni cliniche e psicologiche del paziente, si può orientare l’attività di intervento da parte di altre figure mediche e sociali appropriate;
- Prendere in cura il paziente, qualora lo si ritenesse opportuno, per monitorare periodicamente le condizioni cliniche, attraverso un servizio di telesorveglianza, per evitare la richieda di interventi non necessari o che si senta non seguito;
- Essere un punto di riferimento anche psicologico durante il periodo d’emergenza;
- Mettere in contatto l’utente con un setting di cura appropriato in caso di aggravamento;
- Effettuare un monitoraggio quotidiano di telesorveglianza dei pazienti più critici, integrati con le valutazioni dei medici USCA e MMG/PLS.
In particolare il centro di ascolto si propone di diventare un punto di riferimento per i pazienti fragili, anziani e con cronicità, spesso anche soli che rischiano di non avere il sostegno adeguato in questo periodo di emergenza. L’attività di sorveglianza Covid prende origine fin da metà del 2020 con il centro di ascolto della fragilità.
Centro di ascolto della fragilità: n. 618 telefonate dalla metà di agosto 2020, strumento di coordinamento sociale e sanitario e punto di ascolto per le persone fragili in cura.
Gli interventi effettuati hanno visto il coinvolgimento diretto di:
- Un Assistente Sociale con 24 ore, aumentate a 36 ore settimanali da novembre 2020, con sede di riferimento presso la sede Centrale di Coordinamento Cure Transazionali individuata all’interno del Centro Servizi “Sangro Aventino”, per il servizio di coordinamento ed integrazione delle attività e del Centro d’Ascolto. Quest’ultimo è stato attivato con il numero telefonico +39 377 555 3978 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 13:30 alle 17:30, e svolge attività di sorveglianza centralizzata dell’uso delle app: Carepy, e-card e EpiFrail, supportando gli Oss impegnati nel servizio domiciliare e gli utenti stessi;
- Tre Oss Monitor, con un totale di 46 ore settimanali e 5 Infermieri di Famiglia e Comunità impegnati nelle diverse sedi di riferimento sul territorio: DSB di Castiglione M.M, PTA Casoli, DBS Lama dei Peligni e prossimamente anche presso il DSB di Villa Santa Maria, con il compito di supervisionare le attività di Telesorveglianza agli utenti fragili in ADI sociale.
- L’attività di sorveglianza sono state progettate e messe a punto da progetti precedenti l’insorgenza della pandemia (inizio 2019) e riguardavano il monitoraggio della aderenza alla terapia (servizio Carepy) e il calcolo e la sorveglianza della fragilità della persona (servizio EpiFrail).