Il Comitato di Pilotaggio previsto dall’art.5 della Convenzione firmata il 7 febbraio 2019, tra l’Asl 2 Abruzzo (delibera n.71 del 24/01/19) e i Comuni dell’Area Interna Basso Sangro Trigno, finalizzata alla organizzazione e gestione congiunta delle attività di integrazione socio-sanitarie previste nella Strategia d’Area ([1]), si è riunito il 17 dicembre 2019 presso la sede della Direzione Generale della Asl2 con il seguente Ordine del Giorno:
- Stato di avanzamento del Piano Strategico Salute 2018-2020 dell’Area Interna che prevede l’avvio di 11 interventi sanitari e 7 interventi sociali, integrati fra loro
- Esame dei punti critici e soluzioni proposte di miglioramento/integrazione
Relazione completa della riunione del Comitato di Pilotaggio
[1] Il approvata con DGR n. 99/2017 e dall’Accordo di Programma Quadro con DGR n. 408/2017
Il Comitato ha ribadito che la Strategia per lo sviluppo innovativo dei servizi socio-sanitari nel territorio delle Aree Interne si fonda su tre punti sostanziali:
- L’avvio degli interventi integrati il più possibile simultaneamente (effetto di massa);
- L’attivazione dei servizi per persone con un rischio predittivo di fragilità che da luogo all’offerta di assistenza pro attività;
- Le azioni fin qui sperimentate nell’Area Interna (colonna a sinistra nello schema), sono state preliminari alla fase di implementazione delle innovazioni in tutto il territorio della Asl2, che vedrà impegnata l’Asl2 nel prossimo triennio.
La Direzione dell’Azienda Sanitaria ha risposto positivamente alla realizzazione degli interventi innovativi, sia pur parziali e in via preliminare, che hanno avuto un interesse regionale e nazionale. Inoltre ha posto l’accento su due punti fondamentali per il proseguimento delle attività:
- Le risorse assegnate finora (per l’acquisizione del personale, per l’implementazione della Telemedicina e dedicate alla formazione), devono essere potenziate e ampliate per ottenere un impulso e estensione maggiore.
- La strategia dello sviluppo di modelli assistenziali innovativi per il territorio, devono essere affiancati da una politica di riorganizzazione dell’integrazione ospedale territorio che potrebbe trovare un netto miglioramento dalla definizione di un’unica organizzazione clinico-specialistica attraverso la realizzazione di un Ospedale Unico Lanciano-Vastese in grado di superare la variabilità degli stili di cura degli attuali ospedali e concentrare in un unico polo l’alta tecnologia specialistica per i problemi acuti e rappresentare un valido alleato per la presa in carico domiciliare dei soggetti fragili con problemi cronici.