Il progetto “Palestra della Mente Montessori adattato alle persone fragili a domicilio”, aperto ai caregiver formali ed informali delle persone fragili che risiedono nei Comuni delle Aree Interne Basso Sangro Trigno rappresenta la continuazione aggiornata della Palestra della Mente Montessori, Centro Diurno itinerante che ha offerto l’opportunità ai familiari e ai caregiver dei soggetti fragili con deterioramento cognitivo e disagio mentale nelle Aree Interne, di svolgere attività con l’approccio montessoriano adattato alle persone anziane.
L’approccio, educativo e pratico, è rivolto alle famiglie e ai caregiver dei soggetti fragili con deterioramento cognitivo e disagio mentale, per favorire l’adozione del concetto di inclusione: un elemento fondamentale per una naturale convivenza, nelle situazioni di isolamento e difficoltà, per evitare la doppia sofferenza, cioè la difficoltà di adattamento per mancanza di risorse e di informazioni e supporto psico-sociale di conforto.
Il progetto è stato avviato il 1 aprile 2022. Nei primi tre mesi (al 30 giugno) sono stati iscritti n. 27 operatori, di cui 5 affiancano 12 persone fragili e 15 caregiver al proprio domicilio. Il gruppo docente, facilitatori e coordinamento è composto da 6 professionisti.
Lo schema rappresenta l’organizzazione operativa delle interazioni e degli incontri tra gli operatori e il gruppo docente.
Nel trimestre aprile-giugno gli operatori hanno erogato n.1398 ore di assistenza a domicilio e n.39 ore per il corso di formazione online. I facilitatori hanno compiuto n.10 visite a domicilio e dedicato n.68 ore di affiancamento in presenza agli operatori. Sono state offerte 7 lezioni online di 1:30 ore ciascuna dalle pedagogiste montessoriane, che hanno impiegato n.68 ore del loro tempo per la programmazione del percorso di assistenza montessoriano, insieme alla psicologa (n.76 ore).
Le lezioni sono state registrate ed è prevista la possibilità di ripercorrere il corso online su piattaforma dedicata.
Successivamente alle sette lezioni teoriche online sull’ “Approccio Montessori per le persone fragili a domicilio” che si sono svolte in via telematica nelle giornate di 12-25-26 maggio e 8-15-22 e 29 Giugno, gli operatori potranno scegliere come proseguire il proprio percorso formativo attraverso le seguenti tre opzioni facoltative e non esclusive:
- svolgere attività Online, attraverso video-call durante orario lavorativo, con una formatrice montessoriana;
- in presenza, con una formatrice montessoriana, nelle giornate di Sabato e Domenica (da concordare), presso l’Rsa di Casoli, dove è presente un ambiente preparato della Palestra della Mente Montessori (PMM);
- attività in presenza all’Rsa di Casoli con una formatrice montessoriana.
I tre facilitatori consentiranno e faranno da ponte della comunicazione ragionata e contestualizzata tra le Formatrici e gli Operatori, attraverso videochiamate (Whatsapp), incontri in presenza e visite domiciliari programmate. La funzione dei facilitatori è quella di connettere e facilitare la comunicazione dei suggerimenti di modifiche ambientali e comportamentali, attività personalizzate e modalità assistenziali adattate alla persona con approccio montessoriano, alle OSS, caregiver e ai familiari.
Obiettivo
L’obiettivo della Palestra della Mente a Domicilio è quello di creare occasioni di confronto e di riflessione nei partecipanti e nei familiari con la supervisione delle formatrici montessoriane e dei Facilitatori, al fine di favorire lo sviluppo di un ambiente sociale e familiare che tenga conto dei bisogni, delle preferenze individuali e delle capacità conservate, così da promuovere un miglioramento della qualità della vita.
Negli incontri inoltre, molto spesso, spontaneamente e naturalmente, si condividono non solo suggerimenti e idee rispetto alle attività a domicilio da proporre, ma anche esperienze personali che rappresentano quindi un momento di crescita professionale ma soprattutto personale anche per gli operatori.
Modello di assistenza (da ad-sistere = stare vicino)
Il punto di partenza del percorso montessoriano è la conoscenza non solo dei deficit della persona, ma anche delle abitudini, dei bisogni, delle aspirazioni e delle sue paure, attraverso l’osservazione e la creazione di una relazione basata sulla fiducia e sul rispetto reciproco.
Il proporsi e il proporre suggerimenti in un ambiente domiciliare e familiare precostituito può rivelarsi molto complesso, nel momento in cui si dimentica che si sta costruendo una relazione e non solo una prestazione.
Inserirsi in maniera discreta e rispettosa nella “casa” delle persone, significa, adottando l’approccio Montessori, entrare in punta di piedi, e osservare l’ambiente domestico e sociale, fare conoscenza delle preferenze e delle attività che la persona svolge spontaneamente, in modo assolutamente rispettoso delle abitudini, modalità e preferenze adottate.
Allo scopo di fornire continuità a queste attività, durante gli incontri, ragionando insieme emerge la possibilità di aggirare il canale verbale, in cui le persone hanno difficoltà, stimolando la comunicazione non verbale e sensoriale, attraverso l’utilizzo di materiali tattili e visivi che stimolano i sensi e la relazione.
Esempi concreti
Nelle prime visite domiciliari svolte, la priorità è stata quella di supportare gli operatori nell’ inserirsi in maniera discreta e rispettosa nella quotidianità delle persone, ad esempio i primi incontri con la Signora A. erano caratterizzati da diffidenza e piccoli attacchi verbali, dati dalla percezione della signora di un intervento volto al controllo della gestione della casa e della sua vita in generale.
Successivamente, attraverso l’osservazione della signora A. nel suo ambiente, la conoscenza delle sue preferenze e delle attività che svolgeva spontaneamente, uniti al confronto durante la supervisione con le montessoriane ha attivato un circolo virtuoso, per il quale la messa in pratica dei suggerimenti ha fatto sì che l’operatrice riuscisse a coinvolgere A. in attività per lei più significative.
Nel concreto A. in un primo momento presentava una sorta di inerzia nella motivazione che l’ostacolava nella messa in pratica delle attività della vita quotidiana e la portava a vivere in una situazione di trascuratezza.
Nell’arco delle visite, con l’operatrice abbiamo in primo luogo creato con A. una relazione, rispettando i suoi tempi e modi, imparando a conoscerla e raccogliendo informazioni utili da condividere durante gli incontri.
Nelle supervisioni, guidate dalle Montessoriane sono stati proposti idee e suggerimenti per favorire un maggiore coinvolgimento di A., ad esempio A. possedeva un orto e si è ragionato su come renderlo concretamente accessibile alle sue capacità e come creare un percorso, anche di tipo alimentare che creasse una continuità tra le diverse attività.
Allo stesso modo la signora L. presentava delle difficoltà nell’utilizzo del telefono, necessario per comunicare con una sorella lontana, anche in questo caso attraverso un brainstorming di gruppo, si è pensato di costruire un album visivo di istruzioni basato sulle immagini che le permettesse di utilizzare il dispositivo in maniera autonoma.
La Signora V., amante delle mucche e della campagna, appariva ritirata e poco lucida.
In seguito alla proposta di programmare una visita insieme all’operatore presso un allevamento, l’ ambiente è diventato per lei stimolante e interessante: una fattoria con le mucche, le ha permesso di rivivere la sua esperienza di vita contadina e di manifestare gioia: si è rivelata un’altra persona, attraverso l’interazione autonoma con gli animali e l’ambiente.
Formazione sul campo a distanza
L’implementazione dei suggerimenti e l’andamento delle attività sarà monitorato attraverso l’utilizzo di un tablet affidato agli operatori che si interfacciano in via telematica con i facilitatori e le formatrici.
Questo strumento ci permetterà di svolgere incontri sia in presenza che al domicilio con gli operatori, i facilitatori e le formatrici, per osservare in concreto lo sviluppo dell’ ambiente sociale e familiare, l’evoluzione dei bisogni, delle preferenze individuali e delle capacità, così da promuovere un miglioramento nelle autonomie e della salute.