Tele-Sorveglianza Attiva
La sorveglianza attiva che usa la tecnologia digitale, sia dei pazienti guariti dal Covid-19 che delle persone fragili (prevalentemente anziani, con più condizioni croniche, soli a casa o in residenza assistenziale) è la strategia principale adottata dalla Asl2 Abruzzo e dalle Aree Interne, di contrasto alla probabile ripresa dell’epidemia il prossimo autunno-inverno, per proteggere la fascia di popolazione maggiormente a rischio di esiti gravi.
“Il modello “patient centered” risponde maggiormente all’etica ippocratica (“qualunque sforzo per il paziente”)… quello della “community centered” risponde all’etica dei sistemi di assistenza pubblici (“il più equo sforzo possibile per tutti i pazienti”). Operativamente la “patient” si esprime al suo massimo qualitativo prevalentemente nella struttura ospedaliera e specialistica, quale apice della cura, “la community” invece si realizza proporzionalmente più sul territorio, prevenzione inclusa. In ogni caso, qualunque revisione futura dei sistemi di assistenza, anche in forza delle moltiplicate opportunità che intelligenza artificiale e digital health andranno inevitabilmente nella direzione di incrementare modelli di “community centered care”. (Fabrizio Gianfrate)
L’attività sanitaria centrata sulla comunità, non può fare a meno della sorveglianza epidemiologica della salute della comunità, definita come la raccolta sistematica, l’analisi, l’interpretazione e la disseminazione dei dati che riguardano gli eventi di salute, per guidare le azioni di sanità pubblica finalizzate a ridurre la morbilità, la mortalità e migliorare lo stato di salute della comunità. [1]
Questo approccio di responsabilità della salute della comunità in generale, e della persona fragile in particolare, è stata resa attuale, prima dell’epidemia da Covid, dagli interventi legislativi del Piano Nazionale della Cronicità, il Nuovo Patto della Salute 2019-2021, (“la copertura dell’incremento dei bisogni di continuità dell’assistenza, di aderenza terapeutica, in particolare per i soggetti più fragili, affetti da multi-morbilità.”) e il recente DL n. 34/2020, art. 1 (convertito in L. 17 luglio 2020, n.77), “per le situazioni di fragilità tutelate ai sensi del DPCM 12 gennaio 2017 «Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7,del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502».”
La strategia punta a migliorare la sorveglianza da remoto delle persone fragili prima e durante l’epidemia da Covid-19, ma anche le loro transizioni di cura, l’aderenza alle raccomandazioni terapeutiche e l’integrazione con i servizi socio-sanitari.
Abbiamo avviato un corso di Tele Sorveglianza Attiva in cui sono state pubblicate le traduzioni dei clip che illustrano il modello delle Cure Centrate sulla Comunità adottato in altri paesi occidentali, che si possono visualizzare di seguito.
- Video 9: Salute e gioia di vivere (da Progetto Best Choice AVIS 2019)
- Video 10: Assistenza integrata: la storia di Sam (The King’s Fund 2013)
- Video 11: Azioni per la cura centrata sulle persone fragili (NHS 2015)
- Video 12: Cure centrate sulla persona (OMS 2017)
- Video 13: Cure centrate sulla persona (CCO 2015)
- Video 14: Arrivi (SAS 2019)
Altri video e lezioni on-line video registrate, disponibili al seguente link.
Complessivamente sono stati effettuati quattro video seminari on-line (a cui hanno partecipato 54 professionisti), n. 4 corsi di aggiornamento in presenza ( 21 medici e 3 infermieri USCA ) e 2 seminari di formazione in presenza per personale socio sanitario (23 presenze).
E’ stata costituito un gruppo di 26 professionisti in Google Classroom (la piattaforma usata dai ragazzi per le lezioni on line durante il lockdown) che rappresenta lo strumento di comunicazione della rete dei professionisti in collegamento con il Centro di ascolto delle persone fragili, che entrerà in funzione in autunno.
I seguenti temi sono stati trattati nei corsi e lezioni sulla telesorveglianza:
- Epidemiologia del Covid-19
- Concetto ed epidemiologia dei fattori che determinano la fragilità
- App e i portali Carepy per l’aderenza alla terapia
- App e portale e-Card per il telemonitoraggio ADI
- App EpiFrail per il monitoraggio della fragilità
Gli interventi effettuati hanno visto il coinvolgimento diretto di:
• Un Assistente Sociale con 24 ore settimanali,con sede di riferimento presso il Patto Territoriale di Santa Maria Imbaro, per il servizio di coordinamento ed integrazione delle attività e del Centro d’Ascolto. Quest’ultimo è stato attivato con il numero telefonico +39 377 555 3978 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 14:00,e svolge attività di sorveglianza centralizzata dell’uso delle app: Carepy, e-card e EpiFrail, supportando gli Oss impegnati nel servizio domiciliare e gli utenti stessi;
• Quattro Oss Monitor, con un totale di 50 ore settimanali e diverse sedi di riferimento sul territorio: DSB di Castiglione M.M, PTA Casoli, DBS Lama dei Peligni e prossimamente anche presso il DSB di Villa Santa Maria, con il compito di supervisionare le attività di Telesorveglianza agli utenti fragili in ADI sociale;
• Sei Infermieri di Famiglia e Comunità, impegnati negli ambulatori infermieristici di Fragilità presso le sedi di Casoli, Torricella, Lama dei Peligni e Gissi (dedicati ai Comuni delle Aree Interne) a cui si sono aggiunti altri sei infermieri nelle sedi distrettuali di Francavilla, Guardiagrele, Ortona, Vasto e Lanciano;
• Tutti i MMG dell’UCCP di Casoli, alcuni di Gissi.
Sorveglianza Covid-19, persone fragili e residenti in Rsa
A partire da agosto 2020 nelle RSA di Santa Maria del Monte (Castiglione M.M.), RSA Cicala (Bomba), RSA e Ospedale di Comunità di Casoli, in collaborazione con le IFC della Asl02 Abruzzo, è stato avviato il sistema di monitoraggio elettronico con il servizio Carepy (monitoraggio della aderenza alla terapia e dei sintomi precoci da Covid-19) e BPCO Media per il monitoraggio dell’ossimetria e della frequenza cardiaca.
Tutte le App elencate nella figura risultano, nel loro complesso, si sono dimostrate efficaci al fine di sorvegliare e monitorare le persone fragili che vivono sole, riescono ad accorciare le distanze e rassicurano la persona, avendo a disposizione operatori che si pongono in modalità di ascolto nei loro momenti di bisogno.
[1] CDC Public Health Surveillance Strategy –https://www.cdc.gov/surveillance/index.html